Glucosamina con condroitina: a cosa serve, dove si trova e controindicazioni

Glucosamina Con Condroitina A Cosa Serve

La glucosamina e la condroitina sono due sostanze naturalmente presenti nel corpo umano, in particolare nelle cartilagini e nei tessuti connettivi. La glucosamina solfato è un amminozucchero coinvolto nella sintesi dei glicosaminoglicani, fondamentali per la struttura delle cartilagini, mentre la condroitina solfato è una molecola che contribuisce all’elasticità e alla resistenza delle articolazioni. Entrambe vengono spesso proposte sotto forma di integratori alimentari in associazione, per favorire la salute articolare.

A cosa serve la glucosamina con condroitina

L’associazione glucosamina e condroitina è utilizzata per supportare il benessere delle articolazioni, in particolare in caso di rigidità, dolori articolari o usura cartilaginea, tipica di condizioni come l’artrosi.
Diversi studi hanno indagato il loro ruolo nel rallentare il deterioramento della cartilagine e nel contribuire al mantenimento della funzionalità articolare, suggerendo in particolare che la glucosamina solfato può offrire benefici nel trattamento dei sintomi dell’osteoartrosi, soprattutto del ginocchio. I risultati delle sperimentazioni sono tuttavia contrastanti, sottolineando la necessità di ulteriori ricerche per stabilire l’efficacia su larga scala.
>Nel complesso, molti pazienti riferiscono benefici soggettivi, specie in termini di mobilità e riduzione del dolore, motivo per cui l’integrazione di glucosamina con condroitina resta una delle più scelte tra chi cerca un supporto naturale per le articolazioni.

In quali cibi si trova la glucosamina

La glucosamina non è presente in quantità significative negli alimenti di uso comune. Si trova principalmente nei gusci dei crostacei (granchi, gamberi, aragoste), da cui viene spesso estratta per produrre integratori. Questo spiega perché non sia possibile soddisfare il fabbisogno giornaliero di glucosamina semplicemente attraverso la dieta.

La condroitina, invece, si trova in tessuti animali come cartilagini e ossa di animali terrestri e marini, ma la quantità assorbibile attraverso l’alimentazione è molto limitata. Per questo motivo, la supplementazione con integratori è il metodo più pratico per assumere entrambe le sostanze in dosaggi efficaci.

Se hai un’allergia ai crostacei o semplicemente cerchi una fonte alternativa di glucosamina di origine non animale, devi sapere che questo amminozucchero si può ottenere anche da fonte vegetale.
È generalmente ricavata dal mais, attraverso un processo di bio-fermentazione dell’Aspergillus niger, un fungo della famiglia delle Trichocomaceae. La forma vegetale di glucosamina ha le stesse proprietà di quella ricavata dall’esoscheletro dei crostacei, ma è 100% vegana.
Serve comunque prestare la massima attenzione alle controindicazioni, che sono le medesime del prodotto ricavato da fonti animali.
Ricorda che la glucosamina in associazione alla condroitina è comunque non vegana, essendo la condroitina di origine animale.

Come assumere la glucosamina

La glucosamina solfato viene generalmente assunta sotto forma di capsule o compresse, da sola o in combinazione con condroitina solfato. I dosaggi comuni variano dai 500 mg ai 1500 mg al giorno per la glucosamina, e da 800 a 1200 mg al giorno per la condroitina, suddivisi in 1-2 somministrazioni giornaliere, spesso durante i pasti.

Gli effetti non sono immediati: è consigliato un utilizzo continuativo per almeno 4-8 settimane prima di valutarne i benefici. Il trattamento può essere prolungato in base alle necessità individuali e sempre sotto controllo medico, specialmente in presenza di patologie articolari croniche.

Controindicazioni della glucosamina

La glucosamina solfato è in genere ben tollerata, ma ha alcune controindicazioni da tenere in considerazione. È sconsigliata in caso di:

  • Allergie ai crostacei, dato che molti integratori derivano dai loro esoscheletri;
  • Diabete o insulino-resistenza, perché in rari casi può alterare il metabolismo del glucosio;
  • Terapie anticoagulanti, poiché potrebbe potenziare l’effetto di farmaci come il warfarin;
  • Gravidanza e allattamento, per mancanza di dati sulla sicurezza.

Una delle domande frequenti è se la glucosamina fa ingrassare. Di fatto, non esistono evidenze scientifiche che colleghino la glucosamina all’aumento di peso. Tuttavia, alcune persone riportano ritenzione idrica o gonfiore, che possono dare una temporanea sensazione di aumento ponderale. Si tratta però di effetti collaterali poco comuni e spesso reversibili alla sospensione del trattamento.

In generale, le controindicazioni della glucosamina sono quindi limitate, ma è sempre consigliabile consultare un medico, soprattutto se si soffre di patologie croniche o si assumono farmaci.

Conclusioni

La combinazione di glucosamina e condroitina rappresenta un’opzione naturale diffusa per chi desidera supportare la salute articolare, in particolare se sono presenti usura cartilaginea o rigidità. Sebbene la letteratura scientifica riporti risultati variabili sull’efficacia clinica, molti utilizzatori dichiarano miglioramenti in termini di mobilità e benessere generale.

Nonostante i benefici potenziali, è sempre importante tenere in considerazione le controindicazioni, soprattutto in caso di condizioni preesistenti. L’integrazione non sostituisce una dieta equilibrata né trattamenti medici mirati, ma può rappresentare un valido supporto all’interno di un approccio integrato al benessere articolare.

Bibliografia

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