Lo iodio e il selenio sono due oligoelementi essenziali per il corretto funzionamento dell’organismo, in particolare per la salute della tiroide, la regolazione del metabolismo e la protezione dallo stress ossidativo.
Lo iodio è un componente chiave degli ormoni tiroidei (T3 e T4), mentre il selenio è necessario per l’attivazione e la conversione di questi ormoni e svolge inoltre un’azione antiossidante, grazie alla sua presenza in enzimi come la glutatione perossidasi.
L’associazione tra iodio e selenio è quindi sinergica: un apporto insufficiente di uno dei due può compromettere l’efficacia dell’altro.
Iodio e selenio negli alimenti: quali cibi scegliere?
Una dieta varia e bilanciata può fornire entrambi i nutrienti, ma non sempre in quantità adeguate, soprattutto in caso di alimentazione povera di pesce o diete restrittive. Vediamo quindi i principali alimenti ricchi di selenio e iodio.
Cibi che contengono iodio:
- Pesce di mare (merluzzo, sgombro, tonno);
- Alghe marine (es. kelp e nori – attenzione all’eccesso);
- Uova;
- Latte e derivati;
- Sale iodato (la fonte più comune nei Paesi occidentali).
Cibi ricchi di selenio:
- Noci del Brasile (ne bastano 1-2 al giorno per il fabbisogno);
- Frattaglie (fegato, reni);
- Tonno, salmone, sardine;
- Cereali integrali;
- Uova.
Va ricordato che la quantità di selenio negli alimenti coltivati, come cereali e frutta secca, dipende molto dalla composizione del suolo. Quindi, la coltivazione in territori che presentano una carenza naturale di selenio, rende l’integrazione talvolta necessaria, poiché la sola alimentazione, benché corretta e bilanciata, non consente di soddisfare il fabbisogno giornaliero di questo oligoelemento.
Iodio e selenio insieme: proprietà e benefici
Quando assunti insieme, iodio e selenio sono elementi sinergici che svolgono un ruolo centrale nel mantenimento dell’equilibrio ormonale e nella funzione tiroidea:
- Lo iodio è indispensabile per la sintesi degli ormoni tiroidei;
- Il selenio interviene nella conversione della tiroxina (T4) in triiodotironina (T3), la forma biologicamente attiva;
- Il selenio protegge la tiroide dallo stress ossidativo, evitando danni cellulari causati da un’eccessiva produzione di radicali liberi durante la sintesi ormonale.
Una carente assunzione di selenio, anche in presenza di un buon apporto di iodio, può portare a disfunzioni tiroidee e a una risposta ormonale alterata.
La sinergia fra iodio e selenio apporta molti altri potenziali benefici, fra i quali si ricordano:
- Supporto al metabolismo energetico;
- Miglioramento della fertilità (soprattutto maschile, grazie al ruolo del selenio nello sperma);
- Azione antiossidante e immunitaria;
- Protezione dallo sviluppo di disturbi tiroidei autoimmuni, come la tiroidite di Hashimoto.
Va sempre ricordato che l’integrazione non deve prescindere dalla presenza e valutazione di specifiche condizioni da parte di un professionista della salute, soprattutto per evitare possibili effetti secondari.
Integratore di iodio e selenio: effetti collaterali possibili
L’integrazione combinata può essere utile quando l’apporto alimentare è insufficiente, ma è importante, come già accennato, valutare bene dosaggi e tempi di assunzione per evitare effetti indesiderati.
Fra i possibili effetti collaterali legati a un eccesso di iodio e selenio si annoverano:
- Disturbi gastrointestinali (nausea, crampi);
- Irritabilità, tremori, nervosismo;
- Disfunzioni tiroidee (sia ipertiroidismo che ipotiroidismo);
- Alopecia, fragilità ungueale (in caso di selenio in eccesso, detta selenosi);
- Alterazioni del gusto o alito metallico.
Ci possono inoltre essere alcuni casi o condizioni in cui è opportuno evitare o limitare l’assunzione:
- In presenza di patologie tiroidee diagnosticate;
- Durante gravidanza o allattamento, senza parere medico;
- In soggetti già in cura con ormoni tiroidei o integratori multivitaminici contenenti iodio o selenio.
L’assunzione non va mai effettuata in modo autonomo e a dosaggi elevati o non controllati. In genere, le dosi consigliate per gli adulti sono:
- 150 µg al giorno di iodio
- 55-70 µg al giorno di selenio.
Conclusioni
Iodio e selenio sono micronutrienti fondamentali per il benessere della tiroide e per numerose funzioni vitali. È possibile assumerli attraverso una dieta equilibrata ricca di cibi che contengono iodio e selenio, come pesce, uova, noci e cereali. Tuttavia, in caso di carenze specifiche o in particolari condizioni fisiologiche, l’integrazione mirata può essere utile.
L’utilizzo di un integratore iodio e selenio va sempre valutato con il supporto di un professionista, anche in relazione ai possibili effetti collaterali, specialmente in soggetti con patologie tiroidee.
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