Il Cardo Mariano, noto anche come Silybum marianum, è una pianta officinale originaria dell’area mediterranea, impiegata da secoli per le sue proprietà benefiche sulla salute.
In questo articolo esploriamo l’origine di questa pianta, i suoi benefici e proprietà, concentrandoci in particolare sulla sua azione epatoprotettiva e depurativa.
Che cos’è il Cardo Mariano
Il Cardo Mariano è una pianta a fiore appartenente alla famiglia delle Asteraceae ed è originaria dell’area mediterranea. La sua storia di utilizzo terapeutico risale a tempi antichi, con le prime menzioni risalenti all’antico Egitto, dove era impiegato per trattare disturbi del fegato e problemi digestivi. Le proprietà benefiche del Cardo Mariano furono poi scoperte e documentate anche in altre culture, come quella greca e romana.
A cosa serve il cardo mariano: benefici e proprietà
Il cardo mariano è conosciuto soprattutto per il suo effetto positivo sul fegato. Il suo principio attivo principale è la silimarina, un complesso di flavonolignani con proprietà:
- Antiossidanti, che contrastano i radicali liberi e lo stress ossidativo;
- Antinfiammatorie, a sostegno della riduzione dei processi infiammatori a livello epatico;
- Epatoprotettive, ovvero che favoriscono la rigenerazione delle cellule del fegato danneggiate.
Fra i benefici principali del cardo mariano vanno menzionati:
- Protezione del fegato – Aiuta a difendere le cellule epatiche da tossine, alcol, farmaci e altre sostanze nocive.
- Rigenerazione epatica – Stimola la produzione di nuove cellule sane e supporta i processi di riparazione dell’organo.
- Funzione digestiva – Aumenta la secrezione di bile, migliorando la digestione dei grassi.
- Azione depurativa – Contribuisce all’eliminazione delle tossine accumulate nell’organismo.
L’assunzione di cardo mariano è spesso consigliata come supporto metabolico, in quanto utile a chi:
- segue terapie farmacologiche continuative;
- consuma regolarmente alcolici;
- segue diete sbilanciate o ricche di grassi;
- è esposto a stress ossidativo elevato.
È importante ricordare che l’assunzione di integratori a base di cardo mariano deve sempre avvenire sotto consiglio medico, soprattutto in presenza di patologie epatiche o terapie con farmaci.
Per quanto tempo prendere il cardo mariano
Gli studi scientifici suggeriscono che la silimarina può essere assunta in modo continuativo per periodi variabili a seconda della necessità e delle condizioni individuali:
- Trattamenti brevi (4–8 settimane), indicati per supportare il fegato dopo periodi di alimentazione pesante o assunzione di alcolici;
- Trattamenti medi (2–3 mesi), valutati in studi clinici per persone con steatosi epatica non alcolica o alterazioni lievi degli enzimi epatici;
- Trattamenti prolungati (fino a 6 mesi o più), utilizzati in protocolli sperimentali su pazienti con patologie croniche del fegato, sempre sotto controllo medico.
In generale, la silimarina è considerata ben tollerata anche per somministrazioni a lungo termine, ma è buona pratica prevedere cicli di trattamento con pause, per consentire all’organismo di riequilibrare la risposta.
Conclusioni
Il cardo mariano rappresenta un valido alleato naturale per il benessere del fegato e la protezione dalle tossine. Grazie alla silimarina, esercita effetti antiossidanti, antinfiammatori e rigenerativi che ne fanno uno dei rimedi più studiati in fitoterapia.
Può supportare la funzionalità digestiva e risultare utile in caso di stili di vita impegnativi, terapie farmacologiche o alimentazione poco equilibrata.
Tuttavia, la sua assunzione – soprattutto se prolungata – deve sempre essere valutata con il proprio medico o specialista, per definire durata, dosaggio e modalità più adatte alle esigenze personali.
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